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Sprachspiele / Linguaggi in gioco 2023 – Mahlknecht & Casagrande & Oberschmied & Abler

Car* soc*, mercoledì, 4 ottobre, alle ore 20:00 Uhr, vi presentiamo il secondo giorno di Sprachspiele / Linguaggi in gioco 2023. Öffentliche Bibliothek Kultur.Lana

Literatur | Letteratura & Art:

Selma Mahlknecht, Fö: Zernezer Feuer. Eine Familiensaga, Edition Raetia

Romina Casagrande, L’eredità di Villa Freiberg, romanzo, casa editrice Garzanti

Ausstellung: Luis Oberschmied: Fuzzelen, Einführung zur Vernissage: Nicole Abler

Die PROTAGONIST*INNEN & ihre WERKE

DIE AUTORIN: SELMA MAHLKNECHT
Geboren 1979 in Meran. Studium Drehbuch und Dramaturgie an der Universität für Musik und darstellende Kunst in Wien. Lebt als Schriftstellerin, Dramatikerin, Regisseurin in der Schweiz:

DAS BUCH
Selma Mahlknecht, Fö: Zernezer Feuer. Eine Familiensaga, Edition Raetia

Die Nona kann den Gestank noch riechen. Die verkohlten Balken, Kissen, Tische, Stühle, der kleine Hausrat eines bescheidenen Lebens, aufgezehrt von den Flammen. Fö, das Feuer, hat ein ganzes Dorf zerstört. Die Enkelin Braida weiß nichts davon. Aber eine Furcht vor dem Feuer ist ihr geblieben.

Ausgehend vom großen Brand 1872 erzählt Selma Mahlknecht über fünf Generationen die Geschichte einer Zernezer Familie bis in die Gegenwart. Dabei zeichnet sie nach, wie sich Zernez in 150 Jahren vom zerstörten Engadiner Bergdorf zu einer modernen Tourismusgemeinde entwickelt hat.

Kurzer, spannender Generationenroman – gekonnte Verknüpfung von Familien- und Tourismusgeschichte – ein Bergdorf zwischen Ein- und Abwanderung – Schauplatz romanische Schweiz.

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L‘AUTRICE: ROMINA CASAGRANDE
ROMINA CASAGRANDE vive e insegna a Merano, in provincia di Bolzano. Laureata in lettere classiche e appassionata di storia, ha collaborato con alcuni musei, realizzando percorsi didattici interdisciplinari. Ama la natura, la montagna e condivide la sua casa con tre pappagalli, due cani e un marito. Con Garzanti ha pubblicato anche I bambini di Svevia (2020) e I bambini del bosco (2021).

IL LIBRO: L’EREDITÀ DI VILLA FREIBERG
Romina Casagrande, L’eredità di Villa Freiberg, romanzo, Ed. Garzanti
Emma ricorda ogni pietra di Villa Freiberg: a volte, le sembra ancora di rivedere l’imponente facciata di finestre e cornici di marmo. È il luogo che ha dato rifugio a lei e al fratellino Benjamin quando, rimasti orfani, hanno seguito le ultime volontà del padre morto al fronte. Ma il risveglio da illusioni e sogni di salvezza è una porta che si chiude all’improvviso il giorno in cui Benjamin scompare per non tornare più. Benjamin, il bambino taciturno che amava la solitudine e disegnava con incredibile maestria. Benjamin, che è stato portato in una clinica insieme a molti altri come lui, considerati fragili e inadatti, per essere sottoposto agli esperimenti di scienziati nazisti disposti a sacrificare vite per inseguire un folle ideale di perfezione. Vittima di una delle operazioni più controverse della storia che, in silenzio, ha preparato il terreno all’orrore dei campi di sterminio. Da allora sono passati anni ed Emma non ha mai saputo cosa sia accaduto a Benjamin. Ma ora la villa è passata in eredità a una donna che, tra gli oggetti risparmiati dal tempo, ha trovato un vecchio anello e un plico di fotografie ingiallite. Forse sono indizi che conducono a Benjamin. Emma deve decidere se riaprire lo scrigno dei ricordi nascosti nella sua anima, anche se ciò vuol dire affrontare il dolore delle scelte e degli errori commessi. Perché forse non è troppo tardi per tenere fede alla promessa di prendersi cura e proteggere quel fratello troppo indifeso.

Romina Casagrande ha conquistato i lettori con I bambini di Svevia, per mesi in classifica. Ora torna con un romanzo potente che fa riaffiorare uno degli orrori del secondo conflitto mondiale: le cliniche in cui venivano rinchiusi e torturati coloro che per qualsiasi ragione erano considerati diversi. Perché la tragedia non si ripeta non si deve dimenticare. E perché tutti possano ricordare, la letteratura dà voce a chi una voce non l’ha avuta.

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DIE AUSSTELLUNG FUZZELEN
„Nur“ Fuzzelen, aber ein jedes steht für sich und ist einer gewissen zeichnerischen Qualität verpflichtet. Die Herangehensweise ist: ad libitum, will in diesem Falle heißen: Was gerade einfällt, passt. Die Interpretation der Fuzzelen bleibt dem Betrachter überlassen. Und falls er oder sie Widersprüchlichkeiten oder Anderes zu entdecken glaubt… der Interpretationsraum ist grenzenlos. Soweit der Zeichner.

Zu besichtigen zu den Öffnungszeiten der Öffentlichen Bibliothek Kultur.Lana. https://biblio.bz.it/lana

DER ZEICHNER: LUIS OBERSCHMIED
Jahrgang 1955. Ahrntal. Wohnhaft in Meran. Kunstschule Gröden, Kunstakademie Florenz. 4 Jahrzehnte Unterrichtstätigkeit als Kunstlehrer. Gibt Kurse bei VHS Urania Meran.

DIE LAUDATORIN: NICOLE ABLER
„Kunst und Kultur sind meine Leidenschaften.
Durch das Kuratieren und Vermitteln von Kunst und Kultur will ich mit Menschen kommunizieren, sie für die Kunst und Kultur begeistern und zum Denken anregen. Kunst und Kultur verbindet, schafft Neues und bringt Menschen zusammen.“ Master in Innovation and Organization of Culture and the Arts – GIOCA, Universität Bologna – Fakultät für Wirtschaft, Management und Statistik, City University London – Culture, Policy and Management. Bachelor in Kunstgeschichte, Universität Wien – Institut für Kunstgeschichte. Zertifikatskurs in Kunst- und Kulturvermittlung am Institut für Kulturkonzepte Wien.