Skraus Cube: Mostra fotografica AMO
Car* soc*, finalmente dopo gli anni di pandemia torna ad animare le volumetrie imperfette del Club la nuova mostra dello Skraus Cube, il reparto artistico dell’est ovest. Venerdi, 25 novembre con inizio alle ore 19.00 vi presentiamo la mostra fotografica AMO del fotografo italiano Antonio Ferrari.
Chi già conosce le mostre dello Skraus Cube sa che la sua impostazione è quella di dare spazio all’arte che si occupa anche del sociale, a sguardi periferici, alle infinite pluralità dell’esistente, artistico e non. Ricominciamo col botto, con una mostra fotografica che parla d’amore, quello reale e spontaneo, che dovrebbe scaldare il cuore a tutti. E che invece, nel cuore dell’Europa del 2022 ancora continua a scontrarsi contro muri insormontabili di incomprensione e diniego.
Il lento arrancare del Ddl Zan prima alla Camera poi, ancor più lentamente, al Senato con il triste epilogo della sua bocciatura il 4 Novembre 2021, mostra chiaramente quale sia il livello delle forze politiche in Italia. Il Ddl Zan avrebbe solamente esteso una protezione, inserendo negli articoli 604 bis e 604 ter del codice penale, che già ora puniscono la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione etnica, nazionale, razziale e religiosa, della frase: “oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”.
La mostra fotografica AMO interpreta un semplice bacio, un simbolo d’amore, ma allo stesso tempo vuole stimolare, colpire e mostrare.
AMO vuole essere una provocazione sull’amore in tutte le sue forme. Questa riflessione può aiutare a capire e a far capire quanto ancora dobbiamo crescere come individui appartenenti ad una società che dovrà imparare a riconoscere e tutelare tutti abbracciando e proteggendo chiunque sia in minoranza, chiunque ne abbia bisogno, perchè anche questo è amare.
Antonio Ferrari
Originario di un paesino del basso Piave, dopo aver vissuto a Trieste dove ha frequentato l’università di ingegneria Navale, da molti anni vive a Venezia.
Fotografo per passione, inizia a fotografare da giovane con la vecchia reflex della madre. Fotografa in analogico, successivamente in digitale e stampa in camera oscura. Per molti anni fotografa durante i suoi vari viaggi. Giusto prima del lock down inizia a raccontare, attraverso la fotografia, delle storie. Le storie spesso si basano su temi sociali importanti. In un mondo dominato dai social e dalla conoscenza indiretta delle cose predilige la fotografia come atto „esperienziale“, come modalità di conoscenza diretta. Per fotografare devi essere li, in quel momento ed alla giusta distanza.