Arcomai in concert

Cari soci, lunedi 23 dicembre con inizio alle ore 21 vi presentiamo un gruppo al ost west club est ovest, che ha suonato l’ultima volta al club tre anni fa. Il gruppo si chiama Arcomai, ed è manifesto d’integrazione in una terra, la nostra, dove il pluriculturalismo ha radici diverse, affondate nell’intreccio fra mondo tedesco e italiano, ma che oggi fa i conti con i massicci effetti delle ondate migratorie provenienti dall’est Europa e dal sud del mondo. Sempre più lingue e tradizioni da armonizzare.

È così che Arcomai è allo stesso tempo una band e un progetto integrativo.

Nasce nel 2011 su iniziativa di alcuni consiglieri del comitato di quartiere Maia/Mais con l’intenzione di creare una piattaforma di interessi comuni fra persone provenienti da Paesi differenti. Per avvicinarle, e per lanciare un messaggio di apertura. E, si sa, se c’è un linguaggio universale questo è la musica. Il risultato, due anni e tantissime session dopo, è una formazione “ethno-tyrol” di nove elementi. Si ritrovano il martedì sera nei locali del comitato Maia, in via Matteotti.

Dove parte un riff di chitarra elettrica, lo seguono i ritmi del bongo, il suono esotico del flauto andino, poi quello di una tromba e le voci. È una canzone peruviana, la prossima sarà della tradizione greca. Attraverso Arcomai sono passate una ventina di musicisti, ora a suonare sono i senegalesi Momar Mboup (percussioni), Alla Sambe (chitarra e percussioni) e Cher (chitarra e basso), Omar El Afrah (percussioni e liuto arabo) dal Marocco, il peruviano Renato Medina (flauto andino), e Laura Camaglia trombettista italo-greca. Poi ci sono gli “indigeni”, gli insegnanti di musica Andreas Unterholzner (chitarre) e Birgit Pircher (flauto dolce), più Leonardo Roberti (chitarre e mandolino). Suonano con strumenti propri e alcuni acquistati dall’ensemble, mentre gli amplificatori sono stati comprati con l’ausilio della Fondazione Cassa di Risparmio e del Comune. Il risultato è un melting-pot musicale.

Ciascuno porta le “sue” canzoni, gli altri seguono. Nessun leader, regna la democrazia. „Siamo uniti dall’interesse per la musica e per le altre culture – spiega Birgit – e la prossima frontiera, con l’aggiunta di una fisarmonica, è una canzone tirolese che non potrà non subire le caratteristiche di questo gruppo, i differenti approcci musicali, le diverse tradizioni e inclinazioni artistiche“. Ethno-tyrol, appunto.

Lunedi, 23 dicembre, ore 21 – Arcomai in concert

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